Nostra Signora del Cedro

Parrocchia Nostra Signora del Cedro

La Parrocchia offre un luminoso esempio di apostolato comunitario, fondendo insieme tu le differenze umane che vi si trovano e inserendole nell’universalità della Chiesa. I laici devono abituarsi a lavorare nella Parrocchia intimamente uniti ai loro sacerdoti, ad esporre alla comunità della Chiesa i propri problemi e quelli del mondo e le questioni che riguardano la salvezza degli uomini, perché siano esaminati e risolti con il concorso di tutti; a dare, secondo le proprie possibilità, il proprio contributo ad ogni iniziativa apostolica e missionaria della propria famiglia ecclesiastica (Apostolicam Actuositatem n.10).
Il Consiglio Parrocchiale per gli Affari Economici è formato dal Parroco e da alcuni fedeli scelti dallo stesso Parroco. E' l'organo di collaborazione dei fedeli alla gestione amministrativa della Parrocchia.

NATURA E FUNZIONE

Il Consiglio Pastorale per gli affari Economici della Parrocchia (C.P.A.E.), costituito dal Parroco in attuazione al can.537 del Codice di Diritto Canonico, è l’organo di partecipazione dei fedeli alla gestione economica della Parrocchia.
Il C.P.A.E. ha i seguenti scopi:
  1. Coadiuvare il Parroco nel predisporre il bilancio preventivo della Parrocchia, elencando le voci di spesa prevedibili per i vari settori di attività e individuando i relativi mezzi di copertura.
  2. Approvare, alla fine di ciascuno esercizio,previo esame dei libri contabili e della relativa documentazione,il rendiconto consuntivo.Il Consiglio Pastorale Affari Economici è composto dal Parroco,che di diritto ne è il Presidente e da almeno tre fedeli laici,nominati dal Parroco,sentito il parere del Consiglio Pastorale o,in sua mancanza,di persone mature e prudenti;i Consiglieri devono essere eminenti per integrità morale,attivamente inseriti nella vita parrocchiale, capaci di valutare le scelte economiche con lo spirito ecclesiale e possibilmente esperti in economia. Durano in carica tre anni e il loro mandato può essere rinnovato.Non possono essere nominati membri del C.P.A.E. i congiunti del Parroco fino al quarto grado di consanguineità o affinità e quanti hanno in essere rapporti economici con la Parrocchia.

OBIETTIVI

  • Approvare alla fine di ogni anno, previo esame dei libri contabili e della relativa documentazione, il rendiconto consuntivo.
  • Coadiuvare il Parroco nel predisporre il bilancio preventivo della Parrocchia elencando le voci di spesa prevedibili per i vari settori di attività ed individuando i relativi mezzi di copertura.
  • Esprimere parere sugli atti di straordinaria amministrazione quali l'aquisto di beni immobili;
  • L'esecuzione di lavori di ristrutturazione e di manutenzione straordinaria;
  • L'accettazione di donazioni, eredità, legati;
  • La cessione in uso, a qualsiasi titolo, di locali pertinenti al complesso parrocchiale a privati o associazioni.

MEZZI

  • Del Consiglio devono far parte persone mature e prudenti, attivamente inserite nella vita parrocchiale, capaci di valutare le scelte economiche con spirito ecclesiale e possibilmente esperti in diritto o in economia.
  • Nominare il segretario a cui spetta, sia inviare la convocazione delle riunioni e sia stilare il verbale delle riunioni ed aver cura del registro dei verbali.
  • Incontri periodici ogni due o tre mesi.

ATTIVITA'

  • Esercizio finanziario della Parrocchia che va dal l gennaio al 31 dicembre di ogni anno.
  • Formulazione del bilancio preventivo che, dal Parroco, sarà poi inviato al Vescovo per l'approvazione.
  • Aggiornamento annuale dello stato patrimoniale della Parrocchia.
  • Inventario dettagIiato dei beni mobili, sia preziosi, sia riguardanti i beni culturali, e delle altre cose.
  • Proporre iniziative per reperire risorse necessarie per la realizzazione, sia di attività pastorali che di lavori riguardanti il complesso parrocchiale.